Olimpiadi invernali 2026: Cortina e le Dolomiti vincono

10 January 2021

È ormai ufficiale: l’asse Milano-Cortina con le Dolomiti e le Alpi ospiteranno le Olimpiadi invernali del 2026. L’annuncio è arrivato ieri sera, lunedì 24 giugno 2019, da Losanna dal presidente del CIO Thomas Bach: l’Italia ha ricevuto 47 voti contro i 34 della Svezia con Stoccolma-Are. Per la terza volta, quindi, dopo i Giochi invernali del 2006 e l’edizione di Cortina del 1956, le Olimpiadi invernali si svolgeranno in Italia.

Cortina d’Ampezzo e le Dolomiti si confermano il luogo perfetto degli sport invernali ad alto livello, una grande vittoria per Cortina che, dopo i Campionati del Mondo di Sci Alpino 2021, raggiunge un altro importante traguardo.

Tre saranno le regioni coinvolte, Veneto, Trentino-Alto Adige e Lombardia, dove saranno disputate le varie gare, mentre la cerimonia di apertura ufficiale sarà allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, una più piccola a Cortina d’Ampezzo e quella di chiusura all’Arena di Verona. Tre saranno i villaggi olimpici: il principale e permanente verrà allestito a Milano, che verrà poi trasformato in un campus residenziale per studenti; il secondo e temporaneo a Cortina d’Ampezzo, in località Fiames e il terzo a Livigno che verrà utilizzato dalla Protezione Civile e riconvertito poi in un centro di allenamento avanzato per atleti.

La presenza di località dell’arco alpino già sedi di coppe del mondo ha facilitato la suddivisione delle gare e l’ottimizzazione dell’evento in termini di impatto ambientale, sfruttamento del suolo e delle infrastrutture già presenti, in linea con quanto stabilito dalle nuove linee adottate dal CIO. Per lo svolgimento delle gare dovrebbero infatti essere impiegati 12 sedi, 7 già presenti, 2 esistenti ma da ristrutturare, 2 temporanee e solo 1 nuova.

Olimpiadi 2026: i luoghi delle gare

La zona delle Dolomiti ospiterà diversi giochi invernali, suddivisi tra le località di Cortina d’Ampezzo, Anterselva, Baselga di Pinè, Tesero e Predazzo.

A Cortina d’Ampezzo si svolgeranno le gare di sci alpino femminile sulla pista Olimpia delle Tofane, quelle di bob, slittino e skeleton sulla pista Eugenio Monti, mentre nello Stadio Olimpico del Ghiaccio, che verrà rinnovato, si potrà assistere alle gare di curling.
Anterselva, in provincia di Bolzano, ospiterà le gare di biathlon, mentre in provincia di Trento, tre saranno le località coinvolte nelle Olimpiadi del 2026: Baselga di Pinè dove si disputeranno le gare di pattinaggio di velocità; Tesero e Predazzo per le gare di sci da fondo, la combinata nordica e il salto con gli sci.

Cinque saranno invece i luoghi che ospiteranno le gare a Milano: il Mediolanum Forum di Assago per il pattinaggio artistico e lo short track; il Palasharp di Lampugnano e un nuovo palazzetto a Santa Giulia per l’hockey; la pista Stelvio a Bormio per lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo, le aree Mottolino, Sitas-Tagliede e Carosello 3000 a Livigno per snowboard e freestyle; il media center sarà presso l’area espositiva di Rho, mentre Piazza del Duomo sarà la sede delle premiazioni delle gare che si svolgeranno in Lombardia.

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Dossier di candidatura Milano-Cortina 2026

Un lungo dossier quello presentato dal comitato organizzatore, realizzato in perfetta sintonia con il nuovo format dei Giochi Olimpici e Paralimpici che richiede eventi più sostenibili, flessibili ed efficienti in termini operativi e finanziari. Un lavoro enorme che ha coinvolto non solo le due città principali, Milano e Cortina, ma anche due regioni, Lombardia e Veneto e due province autonome, Trento e Bolzano/Bozen che hanno cooperato per realizzare dei giochi invernali memorabili. D'altronde le Dolomiti e località come Cortina, Anterselva, Bormio, la Val di Fiemme, Livigno vantano una grande tradizione sportiva.

Nel dossier vengono fissati i 5 obiettivi che il comitato Milano-Cortina intende raggiungere con le Olimpiadi Invernali del 2026:

1. Giochi per tutti: regalare un’esperienza unica per tutti, dagli atleti agli spettatori, dagli sponsor alle aziende
2. Sviluppo sostenibile e cooperazione nella regione macroalpina
3. Promuovere lo spirito olimpico e paralimpico
4. Le Alpi come importante meta sportiva
5. Rafforzare il marchio olimpico e aggiungere valore al movimento olimpico

Tanti punti di forza che hanno convinto il CIO a scegliere Milano-Cortina per le Olimpiadi invernali 2026.

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