Rocca Pietore: vacanza tra i Serrai di Sottoguda e le botteghe del ferro battuto

Considerato il Cuore geografico delle Dolomiti, Rocca Pietore, La Ròcia in ladino, si trova a 1.143 m e con i suoi 76 km² è uno dei territori più estesi dell’Agordino. Un comune di 25 frazioni, ognuna con la propria storia, dove ogni angolo racconta una tradizione e ogni borgo custodisce un’anima autentica.

Da Bramezza, villaggio sospeso nel tempo con case dai dettagli quasi orientali, nell'assolata Laste; dal capoluogo fino a Malga Ciapela, passando per Sottoguda e Palue, riconosciuti tra I Borghi più Belli d’Italia, fino a Calloneghe, con la sua vista incantevole sul Lago di Alleghe: ogni frazione merita di essere scoperta con calma, passo dopo passo.

Sottoguda: un gioiello ai piedi della Marmolada

Tra tutte spicca Sottoguda, un vero scrigno ai piedi della Regina delle Dolomiti, la Marmolada. Il borgo è incastonato tra le pareti dei celebri Serrai di Sottoguda, un canyon naturale modellato dai ghiacciai e dall’acqua del torrente Pettorina, e circondato dal suggestivo “bosch di faièr”, una delle faggete più alte d’Europa.

Qui il tempo sembra essersi fermato: i tradizionali tabièi, antichi fienili in legno e pietra, oggi sono restaurati con cura e decorati con opere artigianali che raccontano la passione degli artigiani locali.

Tradizione e cultura

A Rocca Pietore la cultura ladina è un patrimonio vivo, che si ritrova nel modo di parlare, nei gesti quotidiani e nelle tradizioni tramandate con orgoglio di generazione in generazione. A custodirne lo spirito contribuisce anche il Grop de Bal Marmolèda, il vivace gruppo folkloristico che mantiene vivo il ritmo delle danze popolari e il calore della cultura locale.

Le botteghe artigiane di Pian e Sottoguda sono un viaggio affascinante nel mondo della manualità e del saper fare. Qui, la tradizione della lavorazione del ferro battuto e del legno ha radici antiche: tutto ebbe inizio con l’estrazione del ferro dalle miniere del Fursil, un materiale particolarmente pregiato grazie all’alto contenuto di manganese, che lo rende naturalmente resistente alla ruggine. Nei secoli, i fabbri della valle hanno forgiato armi, utensili e strumenti da lavoro; oggi quella stessa abilità prende forma in eleganti oggetti d’arte e raffinata oggettistica.

Il territorio custodisce anche preziose testimonianze storiche, come la chiesa gotica di Santa Maria Maddalena, la suggestiva chiesetta di Sottoguda, la panoramica chiesa di San Gottardo a Laste e il Santuario di Santa Maria delle Grazie, impreziosito dalle opere di grandi artisti contemporanei quali Toni Benetton e Augusto Murer.

Vacanze sportive a Rocca Pietore

A Rocca Pietore ogni stagione è un invito a vivere la montagna in modo attivo e autentico. In inverno domina la Ski Area Arabba–Marmolada, gioiello del Dolomiti Superski, che regala piste perfettamente innevate e panorami memorabili. Ma la valle offre molto di più: sci alpinismo, sci di fondo, freeride e splendide escursioni con le ciaspe. Per chi cerca un’esperienza davvero unica, le maestose cascate di ghiaccio della zona permettono di cimentarsi con l’adrenalinico ice climbing.

Con l’arrivo dell’estate, il paesaggio cambia volto e si anima di sentieri e pareti da scalare. Tra trekking panoramici, sentieri immersi nella natura più pura, falesie per arrampicata e ferrate emozionanti, qui ogni giornata può trasformarsi in un’avventura da ricordare. Gli impianti di risalita, aperti in entrambe le stagioni, permettono di raggiungere facilmente le quote più spettacolari per vivere attività outdoor ai piedi delle cime più iconiche delle Dolomiti.

Per i più piccoli, una tappa imperdibile è il Parco di Re Ombro a Boscoverde: un luogo magico dove divertirsi con percorsi di climbing, un sentiero sensoriale a piedi nudi, un allegro labirinto e un suggestivo mulino ad acqua.

Chi sceglie Rocca Pietore come meta della propria vacanza, ritrova la pace, la tranquillità e il contatto con una natura ancora genuina. Gli hotel, B&B e appartamenti accolgono gli ospiti con uno stile semplice e familiare, specchio dell’autenticità del territorio.