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Frisanco: circondato dalle maestose Prealpi Carniche

Frisanco è un comune della provincia di Pordenone, circondato dalle maestose Prealpi Carniche, che si inserisce nel territorio del Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane. Assieme alla sua frazione Poffabro, incluso tra i borghi più belli d'Italia, è il centro storico più rilevante della Val Colvera, terra di grandi tradizioni artigianali.

Il comune di Frisanco è diviso in numerose borgate, caratteristiche per la loro architettura in pietra e legno. È proprio l'architettura l'aspetto di maggior rilevanza paesaggistica della valle, che nemmeno i tremendi terremoti del 1976 sono riusciti a cancellare. Poffabro fa parte dei cento borghi più belli d'Italia: il pittore Armando Pizzinato l'ha definita "esempio di architettura spontanea più razionale e fantasiosa delle nostre Prealpi". Sono le sue case di pietra con i ballatoi di legno, gli archi e i porticati a restituire un'atmosfera di umile intimità che ben si fonde col paesaggio circostante.

Il territorio di Frisanco, compreso nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, offre ai suoi visitatori suggestivi itinerari tutti da scoprire: dalle colline boscose attraversate dal torrente Colvera e puntellate di borghi rurali, ai ghiaioni e l'imponente vetta del Raut. Proprio il Monte Raut presenta diversi sentieri da percorrere a piedi o in mountainbike, che risalgono immersi nella natura di malghe e spazi erbosi. Tra gli itinerari da non dimenticare è quello che porta alla sorgente Giulia, ai piedi della vetta, un tempo nota per le sue proprietà terapeutiche.

Tradizione e gastronomia dei paesi della Val Colvera si incontrano nel mese di settembre all'evento Paesi aperti, durante il quale Frisanco e il vicino comune di Andreis mettono a disposizione le loro corti e case storiche per la degustazione di antiche ricette tradizionali.

Per gli appassionati di arte e cultura da non perdere è la mostra "Da Li Mans di Carlin" presso la sede comunale di Frisanco. Le miniature esposte, realizzate dall'anziano Carlin in trent'anni di minuzioso lavoro, riproducono oggetti e costruzioni tipiche della civiltà contadina, ormai scomparsa, della Val Corvera.

Valgono una visita anche: la chiesa di origini antiche dedicata a San Nicolò a Poffabro, l'oratorio quattrocentesco di San Floriano, la chiesetta-santuario della Madonna della Stangada (XIX secolo) e il santuario di Santa Maria Salus Infirmorum (XIX secolo) in località Pian delle Merìe.