La storia dell'altopiano della Paganella

L'insediamento dell'uomo sull'altopiano ha origini molto lontane. I reperti più antichi vennero alla luce nel 1952 nel Lago di Molveno. Si trattava di cocci in terracotta e utensili di selce, resti di un insediamento umano risalente al neolitico. Questi oggetti oggi conservati presso il Museo di Scienze Naturali di Trento, hanno permesso di affermare che l'uomo era stabilmente presente alla base della valle delle Seghe attorno al 3000 a.C. e che da lì si spostò in seguito alla frana che creò il Lago di Molveno.

Nel 1979 nei pressi di Fai, vennero rinvenuti i resti di un villaggio retico del V-IV sec. a.C..L'importanza strategica dell'Altopiano risulta evidente dal grande numero di fatti storici che hanno avuto per teatro questo naturale passaggio tra il mondo latino e quello germanico, tra la valle del Po e quella dell'Adige.

Prima i Longobardi vi si stanziarono (560 a.C.),poi vi passarono i Franchi conquistando e portando distruzione(590 a.C.).
Nel XIII e XIV secolo la lotta per il controllo dell'altopiano vide coinvolti il Vescovado di trento, i conti di Flavon ed i Conti del Tirolo.
In epoche più recenti furono Austriaci e Francesi a contendersi il dominio; dell'epoca restano tracce dei fortini edificati sulle sponde del lago di Molveno per contrastare l'avanzata di Napoleone.

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