Transart, una delle manifestazioni più innovative del panorama culturale italiano, torna a invadere l’Alto Adige dall’11 al 21 settembre, segnando un traguardo importante: 25 anni di sperimentazione, avanguardia e dialogo tra linguaggi artistici.
Dalle suggestive aree industriali di Bolzano agli scorci naturali del Renon, il festival continua a intrecciare spazio e arte con una proposta che spazia tra concerti, performance, installazioni, teatro e sound art. Per dieci giorni, la creazione contemporanea prende corpo in luoghi insoliti e si confronta con il paesaggio, superando le barriere tra discipline e riscrivendo le regole della fruizione artistica.
Questa edizione speciale, pensata come una vera e propria esperienza collettiva, celebra il legame profondo con il pubblico e il territorio. È un tributo a una comunità che, negli anni, ha saputo accogliere l’imprevisto, lasciandosi provocare da estetiche non convenzionali e visioni audaci.
Peter Paul Kainrath, direttore artistico del festival, sottolinea come non serva alcuna preparazione specifica per lasciarsi coinvolgere: «È sufficiente vivere l’esperienza e portarsene dietro un frammento. Transart è energia pura, fatta di intuizioni ancora inesplorate e suoni ancora da scoprire».
Transart25 si muove con libertà tra immaginari poetici, sperimentazioni sensoriali e ritorni sorprendenti. È un anniversario, certo, ma anche un punto di ripartenza, un’apertura verso nuove possibilità creative.
Alcuni appuntamenti in evidenza
- 11 settembre: apertura potente con Innervision di Martin Messier, affiancato dall’installazione-performance di Romeo Castellucci e dall’esibizione dell’eclettica artista sudcoreana Geumhyung Jeong.
- 12 settembre: debutto assoluto di CocoRosie con La Mort De La Mer.
- 13 settembre: prima italiana per Land of No Return, creazione di Marina Davydova.
- 15 settembre: L’Addition, performance di Tim Etchells insieme a Bertrand Lesca e Nasi Voutsas, arriva per la prima volta in Italia.
- 16 settembre: doppia première con symbiont dell’ensemble chromoson.
- 17 settembre: evento congiunto di Klangforum Wien e Needcompany con AMOPERA, presentato per la prima volta in Italia.
- 18 settembre: Marina Abramovic si collega con il pubblico per A Talk from Remote.
- 21 settembre: gran finale con Sunday Without Love, opera site-specific e in prima assoluta di Ragnar Kjartansson, seguito da Zehn Stangen di Roman Signer.