Le sfilate dei Krampus nelle valli dell’Alto Adige, del Trentino e in alcune aree del Friuli‑Venezia Giulia rappresentano un rito popolare che unisce folklore, artigianato e teatro di strada. Creature cornute, avvolte in pellicce scure e accompagnate da campanacci e catene, attraversano i borghi creando un’atmosfera intensa e primordiale che richiama antiche credenze invernali.
Origini e significato
Secondo la tradizione, i Krampus accompagnano San Nicola la sera del 5 dicembre: mentre il santo premia i bambini buoni, i Krampus puniscono i monelli, incarnando l’antica tensione tra sacro e profano. La figura del Krampus nasce dall’intreccio tra riti pagani legati alle forze dell’inverno e la tradizione cristiana che ha sovrapposto a questi demoni la figura di un santo che premia la virtù. Il risultato è un dualismo rituale: premio e punizione, luce e ombra, civiltà e natura selvaggia.
Maschere e artigianato
Le maschere dei Krampus sono opere di artigianato complesse e uniche. Realizzate con intaglio del legno, corna spesso autentiche e finiture in pelo naturale, presentano dettagli come denti aguzzi, occhi infossati e rughe scolpite. Ogni maschera è un pezzo singolare, frutto di settimane di lavoro, e per questo motivo non va toccata: è un oggetto di valore culturale ed economico che incarna l’identità della comunità.
Dove vederli (eventi da non perdere)
Le sfilate si svolgono in diversi borghi alpini, con manifestazioni che variano per dimensioni e intensità. Tra le località più note si segnalano:
- Dobbiaco (Toblach): grande parata che richiama gruppi da più regioni e nazioni.
- Pozza di Fassa: sfilate spettacolari con forte partecipazione locale.
- Vipiteno (Sterzing): i Tuifl sfilano insieme a San Nicolò mescolando folklore alpino e spirito natalizio
- Bressanone: Le vie del centro storico si riempiono di figure spaventose con lingue rosse, corna appuntite e mantelli di pelliccia.
- Campo Tures (Taufers): centro riconosciuto per l’artigianato delle maschere.
- Castelrotto (Kastelruth): cortei che animano il centro storico con feste e mercatini.
- Naturno (Naturns) e Lana: eventi con percorsi che attraversano il paese e si concludono con momenti conviviali.
Cosa aspettarsi durante la sfilata
Suoni e scenografia: campanacci pesanti, catene tintinnanti, fruste e torce creano un paesaggio sonoro e visivo potente.
Comportamento dei Krampus: i partecipanti possono avvicinare il pubblico, simulare inseguimenti e toccare con la frusta in modo teatrale; non si tratta di aggressione ma di performance rituale.
Aree di sicurezza: molte manifestazioni prevedono settori recintati per osservare lo spettacolo in sicurezza.
Consigli pratici
Abbigliamento: indossare capi caldi a strati, scarponcini impermeabili, cappello e guanti.
Fotografie: chiedere sempre il permesso prima di scattare; non toccare le maschere.
Bambini: valutare la sensibilità dei più piccoli; cercare versioni “soft” delle sfilate pensate per le famiglie.
Alloggio e logistica: prenotare con anticipo per le località più frequentate; informarsi su parcheggi e navette.
Comportamento: rispettare le regole locali e le indicazioni degli organizzatori.
Cibo e atmosfera
I mercatini di Natale completano l’esperienza: dopo il corteo, i borghi si animano con mercatini e tendoni riscaldati dove si trovano vin brulé, distillati locali e specialità gastronomiche. Questi momenti conviviali completano l’esperienza, offrendo un contrasto caldo con l’intensità rituale della sfilata.
Le sfilate dei Krampus offrono un’esperienza unica: un rito alpino che mette in scena il rapporto tra uomo e natura, tra paura e festa. Partecipare significa osservare un patrimonio vivente di artigianato e tradizione, vivendo l’intensità di notti invernali illuminate da torce, accompagnate dal fragore dei campanacci e riscaldate dalla convivialità dei borghi.