Il comune di Belluno ospita Oltre Le Vette, una delle rassegne culturali sulla montagna più longeve e rinomate d'Italia. Questo appuntamento internazionale trasforma il capoluogo veneto in un crocevia di idee, storie ed esperienze, esplorando la dimensione montana attraverso sette "anime" fondamentali: Natura, Avventura, Viaggio, Frontiera, Scoperta, Introspezione, Confronto e Condivisione.
Un Festival che va "oltre" l'alpinismo
Nonostante la centralità tematica della montagna, Oltre Le Vette non si rivolge esclusivamente agli alpinisti. Il festival si distingue per una selezione multidisciplinare di altissimo livello che spazia tra libri, cinema, musica e arte. L'obiettivo è portare a Belluno chiunque nel mondo realizzi opere significative sul tema della montagna e dell'avventura, creando un palcoscenico culturale di respiro globale.
Gli Ospiti
Il successo e la risonanza del festival sono testimoniati dalla galleria di personalità illustri che hanno calcato le sue scene. Nomi leggendari dell'alpinismo e della cultura come Walter Bonatti, Reinhold Messner, Mario Rigoni Stern, Erri De Luca, Gino Strada, Paolo Rumiz, Riccardo Cassin, Marco Paolini, Adam Ondra, Mauro Corona e molti altri hanno contribuito a fare di Oltre Le Vette un evento imperdibile per gli amanti della montagna e della cultura in generale.
Un faro per la sostenibilità delle Dolomiti
Oltre ad essere un punto di incontro culturale, la rassegna svolge un ruolo cruciale nella narrazione e tutela delle Dolomiti. In quanto territorio riconosciuto come Patrimonio Mondiale UNESCO (dal 2009) e parte del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, l'area è promossa non solo per la sua bellezza, ma anche in termini di sostenibilità ambientale e turistica. Il festival si fa portavoce della necessità di conoscere e comprendere questo bene prezioso e fragile prima ancora di tutelarlo.
Verso i Trent'Anni: l'edizione 2025
L'edizione 2025, intitolata "Oltre le Vette. Metafore, Uomini, Luoghi della montagna", si annuncia ancora più ricca e articolata, segnando l'avvicinamento al trentesimo anniversario del 2026. Con un calendario esteso che inizia ad ottobre, prosegue a dicembre e avrà il suo culmine dal 9 al 18 gennaio 2026, il festival offrirà più giornate e nuove proposte culturali per celebrare e approfondire il complesso e affascinante universo della montagna.
L'inaugurazione
L'edizione 2025 di Oltre Le Vette prende il via sabato 4 ottobre a Palazzo Bembo con un'intensa giornata di inaugurazione dedicata alla tutela del paesaggio dolomitico.
Alle 10:30 si terrà la presentazione del libro fotografico “Dolomiti – Un paesaggio tutelato” (Marsilio Arte), con gli autori, il fotografo Manuel Cicchetti e lo scrittore Antonio G. Bortoluzzi, moderati dal giornalista Flavio Faoro. Alle 11:30, l'inaugurazione dell'omonima mostra offrirà una riflessione sulla vulnerabilità di questo scenario UNESCO, minacciato dai cambiamenti climatici, dalla cementificazione e dal turismo invasivo. L'esposizione esplora le terre alte attraverso le lenti del landscape, degli spazi costruiti e della socialità.
La serata, alle 21:00 presso il Teatro Dino Buzzati, sarà un omaggio a Arturo Andreoletti, pioniere dell'alpinismo tra Ottocento e Novecento, fondatore dell'Associazione Nazionale Alpini e figura chiave nelle prime grandi salite sulle Dolomiti Bellunesi, come la Gusela del Vescovà.
Anteprime a Dicembre e Il Clou a Gennaio 2026
Il festival prosegue a dicembre, in coincidenza con la Giornata Internazionale della Montagna, con l'inaugurazione della mostra personale dell'artista e illustratrice Roberta Cadorin (sabato 20 dicembre a Palazzo Crepadona). La sua esposizione, “Sguardi e Orizzonti”, trasforma volti e figure femminili in paesaggi interiori.
Il programma si intensificherà dal 9 al 18 gennaio 2026, dieci giorni di eventi in perfetto stile Oltre Le Vette, che fungeranno da prologo alle Olimpiadi Milano-Cortina. Tra gli appuntamenti:
- La mostra interattiva “Dolomiti: in cammino nella geologia della meraviglia” a cura della Fondazione Dolomiti UNESCO, che ripercorre 250 milioni di anni di storia geologica.
- Lo spettacolo teatrale “Allegro Bestiale” con Telmo Pievani e la Banda Osiris, che affronterà il tema della biodiversità e del clima.
- Un importante convegno sulla “neve”, con alcuni dei più noti nivologi italiani.
- Il ritorno di “Parole di carta e di montagna” (rassegna di libri) e delle serate dedicate ai migliori film di montagna in collaborazione con il Trento Film Festival.
Il festival consolida inoltre la collaborazione con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il suo allargamento territoriale, con eventi in provincia: la mostra sulle conseguenze di Vaia del fotografo Matteo De Mayda a Mel (Palazzo delle Contesse) e l'esposizione dedicata al fotografo alpinista Loris De Barba a Limana.