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Hotel Segonzano

Segonzano: vacanze tra piramidi, castelli e santuario

Segonzano è adagiato sulle pendici del dosso di Segonzano e del Ceramont in Val di Cembra. Formato da 16 frazioni sparse il suo nome è legato alle Piramidi di Terra di Segonzano, suggestive formazioni moreniche, al sentiero di Albrecht Dürer e al santuario della Madonna dell'Aiuto, meta di turismo culturale e naturalistico. A Segonzano si coltivano anche vite e piccoli frutti.

Piramidi di Terra di Segonzano

Le Piramidi di Terra di Segonzano rappresentano uno dei pochi esempi mondiali di costruzioni di questo tipo. In dialetto locale vengono chiamati Omeni de Segonzan, e sono delle strutture in pietra alte fino a 20 metri, forgiate in milioni di anni dal lento scorrere dell'acqua. Proprio qui nei pressi delle Piramidi di Terra di Segonzano termina il percorso naturalistico dedicato ad Albrecht Dürer, che parte da San Floriano e termina qui dopo ben 40 km. Il sentiero viene suddiviso in diverse tappe di varie difficoltà: un bel percorso che coniuga l'aspetto puramente escursionistico con quello culturale, visto che lungo il tragitto si possono ammirare i dipinti ad acquerello fatti da Albrecht Dürer.

Segonzano e il turismo religioso

Luogo di culto e meta di turismo religoso. Tra i luoghi di interesse a carattere religioso troviamo: la Chiesa parrocchiale della Trinità di Stedro, la Chiesa dell'Immacolata di Piazzo e quella di San Nicolò di Sevignano. Dalla frazione di Sabion parte la strada per raggiungere il Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice, nota come Madonna dell'Aiuto. Al suo interno è custodito un dipinto mariano a cui sono attribuiti numerosi miracoli.

Segonzano e il vino bianco Müller Thurgau

Sul territorio di Segonzano si coltivano non solo mele, ma anche mirtilli, fragole e l'uva da cui si ricava il Müller Thurgau. Molto importante anche la lavorazione del porfido, del legname e dell'artigianato artistico.

Segonzano: centro medioevale e il Castello

Segonzano è stato un tempo un importante centro medievale perché i suoi abeti rossi servivano alla costruzione delle navi della flotta americana. Successivamente, divenne famoso per la Battaglia di Segonzano del 1796, dove le truppe tirolesi sconfissero l'esercito di Napoleone proprio nei pressi del Castello di Segonzano, caduto oggi in rovina, ma che può essere raggiunto con una passeggiata tra vigneti e meleti dall'abitato di Piazzo.