Richiedi un preventivo gratuito per la tua vacanza

Hotel Calalzo di Cadore

Calalzo di Cadore: natura, bici e Dolomiti

Un soggiorno senza lo stress dell'auto, del dover guidare facendo attenzione alla strada. Una vacanza sfruttando i mezzi pubblici come il treno e gli autobus, girando in bicicletta. A Calalzo di Cadore tutto questo è possibile. Nodo ferroviario che collega Venezia al Cadore, è l'ultima stazione ferroviaria a nord della provincia di Belluno. Scesi dal treno, dotato di scomparto per le biciclette, potrete intraprendere la pista ciclabile La Lunga Via delle Dolomiti che porta a Cortina e da qui a Dobbiaco, oppure percorre i numerosi sentieri per raggiungere la vostra oasi di pace: il Lago di Calalzo e i suoi dintorni.

Proprio nei pressi della stazione ha inizio la pista ciclabile, con vista sulle Marmarole, che consente di raggiungere dopo circa 35 km Cortina d'Ampezzo. Questo tracciato è stato realizzato sulla vecchia linea ferroviaria Calalzo-Cortina, costruita nel 1915 per facilitare gli spostamenti durante la Prima Guerra Mondiali e soppressa negli anni'60. La pista, in gran parte asfaltata, è riservata e chiusa al traffico anche motoristico, anche se ci sono alcuni chilometri da percorrere sulla Strada Statale 51 di Alemagna. L'itinerario è in leggera pendenza e può essere percorso da tutti, anche dai bambini. Esso tocca diverse località del Cadore, come Domegge, Borca e San Vito.

Sempre partendo dalla stazione, a Lagole è possibile fare una piacevole passeggiata fino a raggiungere le sorgenti di acqua ricca di proprietà terapeutiche, grazie all'elevato contenuto di zolfo, e i laghetti, come il Laghetto delle Tose, dove è possibile nuotare, o raggiungere il Lago di Calalzo e da qui i percorsi che si inoltrano lungo i pendii e le valli, o ancora percorrere la vecchia strada romana chiamata Giro delle Coste che porta all'antica borgata di Rizzois. E per rimanere in forma, il percorso vita in località San Giovanni.

Calalzo è, inoltre, il punto di partenza ideale per escursioni nell'impervia e selvaggia Val d'Oten, il cui significato sta per "ultimo", a voler indicare che non c'è altro luogo che possa reggere il paragone, sull'Antelao, ai piedi delle Marmarole, alla cascata delle Pile, un po' difficoltosa perché si deve percorrere uno stretto canalone scavato dall'acqua, o lungo il torrente Molinà, dove sorgevano diversi mulini per la macina delle granaglie.

Per chi invece desidera praticare altri sport, sono disponibili un campo da calcio, da bocce e da tennis. Inoltre, è possibile praticare anche la pesca sportiva nei torrenti della zona, sul Piave e nel lago.

D'inverno da Calalzo sono raggiungibili, anche con i mezzi pubblici in partenza dalla stazione ferroviaria, le aree sciistiche di Auronzo-Misurina, di Cortina d'Ampezzo e di Sappada. Da scoprire anche il paese e le sue località, ricche di testimonianze del passato. Meritano sicuramente una visita la chiesa parrocchiale di S. Biagio contenete opere di Orazio Vecellio, figlio del più conosciuto Tiziano; la chiesa di S.Anna che conserva pregevoli tele e reliquiari; "Il Ponte", un suggestivo edificio, tipico esempio di architettura cadorina, o la chiesetta del Caravaggio, meta di pellegrinaggio mariano.